Attività scientifiche

Negli ultimi anni, il Museo Civico di Storia Naturale di Verona, grazie anche ai finanziamenti del Comune di Verona e della Regione Veneto, in base alla L.R. n. 7 del 30 giugno 2006 “Interventi per la valorizzazione del patrimonio culturale di Bolca” ed in collaborazione con l’Ente Parco Naturale Regionale della Lessinia ha avviato numerose attività di ricerca scientifica che hanno contribuito ad ampliare le conoscenze geologiche e stratigrafiche della Pesciara e del territorio circostante.

In particolare, alla fine del mese di agosto 2011, con lo scopo di approfondire le relazioni tra il blocco calcareo della Pesciara e le rocce vulcanoclastiche che lo inglobano, è stato effettuato un carotaggio in roccia. La perforazione, che è stata eseguita a carotaggio continuo in prossimità dell’ingresso della galleria aperta nel secolo scorso alla base del giacimento eocenico, si è approfondita per 20 m a partire dal pavimento della galleria.

Il sondaggio ha permesso di individuare che le rocce vulcanoclastiche presenti in affioramento attorno ai calcari fossiliferi continuano per almeno 20 metri al di sotto degli strati calcarei inferiori. Le abbondanti alveoline, sia isolate che entro clasti calcarei inglobati nelle vulcanoclastiti, sono della stessa età (Cuisiano medio) di quelle trovate in posto negli strati calcarei della Pesciara. I dati preliminari suggeriscono che il materiale vulcanico si sia deposto quasi contemporaneamente alla formazione del giacimento fossilifero.

Successivamente, allo scopo di meglio comprendere la genesi dell’olistolite della Pesciara e di tentare di ricostruire il complesso contesto geologico nell’intorno della stessa, nel periodo 2012-2013 sono state eseguite alcune indagini geoelettriche. Tali indagini hanno evidenziato la presenza di un corpo roccioso sepolto, potenzialmente corrispondente a un prolungamento nel sottosuolo della Pesciara.

Allo scopo di verificare la natura e composizione di questo blocco roccioso non affiorante, nel giugno 2015 è stato effettuato un carotaggio continuo che si è spinto per 40 m in profondità, proprio sulla verticale dell’anomalia individuata con la geoelettrica, ubicata sul lato sud orientale della Pesciara di Bolca, in prossimità dell’ingresso della galleria turistica. I risultati del carotaggio hanno confermato l’esattezza dei dati geoelettrici, portando al recupero di una successione di rocce sedimentarie che va a integrare e ampliare la conoscenza del blocco calcareo affiorante della Pesciara.

CROCODILUS VICETINUS

La successione sedimentaria recuperata, spessa quasi il doppio di quella visibile in Pesciara, contiene 3 intervalli principali di laminiti fossilifere (a pesci, vegetali e ambra), separati da spessi intervalli calcarenitici e calciruditici, ricchi in alveolinidi e bivalvi. Integrando i dati geoelettrici già acquisiti con quelli sedimentologici e stratigrafici ottenuti dalla perforazione, si può affermare che il giacimento è ancora potenzialmente sfruttabile per futuri scavi paleontologici. Sulle carote recuperate in Pesciara sono stati prelevati decine di campioni per eseguire sezioni sottili e analisi spettroscopiche XRF. Inoltre, sono stati prelevati alcuni campioni di rocce vulcaniche dell’area di Bolca su cui eseguire datazioni geocronologiche.

Infine, nel mese di settembre 2016 si è conclusa un’altra indagine geoelettrica atta a verificare i rapporti laterali e verticali delle sequenze vulcaniche e sedimentarie della Purga di Bolca (VR) e per individuare il punto migliore dove effettuare un carotaggio delle sequenze stratigrafiche dell’Eocene inferiore-medio. Vale la pena di ricordare che l’area, fino ad una cinquantina di anni fa, era interessata da una intensa attività mineraria per l’estrazione della lignite durante la quale sono venuti alla luce stupendi resti di palme e coccodrilli fossili.