Itinerari
I Sentieri naturalistici e scientifici di Bolca sono contrassegnati nei loro punti strategici da un pesciolino stilizzato, caratterizzati da un colore specifico che ne individua la lunghezza e la difficoltà di percorrenza. I sei percorsi ad anello partono e si fermano al Museo dei Fossili, eccetto il Sentiero Arancione che parte e giunge alla Chiesetta di S. Antonio Abate di Vestenavecchia dopo essere passato da Bolca, percorribili da tutti utilizzando calzature robuste e tenendo presente le tipicità montanare della zona.
Link Utili – Sentieri
Difficoltà: facile (CAI=T)
Tempi: ore 1:00 – soste escluse
Dislivello: 200 metri
Quota max: m. 930 – monte Purga di Bolca
Quota min: m 870 – Basalti colonnari
Percorso: Museo Fossili, Chiesa, monte Purga, sentiero ‘della Madonna’, Basalti colonnari, Chiesa.
Partendo dal Museo dei Fossili di Bolca si sale alla Chiesa parrocchiale e alla sommità del Monte Purga, da cui si gode un amplissimo panorama di 360° che spazia dalla Vallata dell’Alpone, alla Valle del Chiampo, alla pianura Veneta, alle piccole e grandi Dolomiti, alla montagna di S.Bortolo e Campofontana e alla zona del Monte Pergo. Dopo la discesa in piazza, si imbocca il “Sentiero della Madonna” che parte dietro la chiesa e che attraversa il bosco della Purga, dove si possono ammirare i basalti colonnari. Ritornati in piazza si scende al Museo.
Difficoltà: facile (CAI=T)
Tempi: ore 2:00 – soste escluse
Dislivello: 250 metri
Quota max: m. 890 – Chiesa
Quota min: m. 740 – Lignite
Percorso: Museo Fossili, Chiesa, incrocio Casa di Riposo, Città dei Sassi, cava di Ignite.
Partendo dal Museo dei Fossili si raggiunge la Chiesa di Bolca, con un bel panorama sulle vallate dell’Alpone e del Chiampo e sulla pianura Veneta; si scende verso la nuova Casa di Riposo, nei pressi del Monte Spilecco e si gira attorno alla Purga ad una quota di circa 800 metri.Percorrendo il bosco si può ammirare “la città dei sassi”, una grande colata di pietre laviche, che la vegetazione non è mai riuscita a coprire. Lungo il percorso si trovano interessanti affioramenti di lignite. Si rientra al Museo.
Difficoltà: escursionistico (CAI=E)
Tempi: ore 3:00 – soste escluse
Dislivello: 450 metri
Quota max: m. 945 – monte Pergo
Quota min: m. 720 – contrada Feo
Percorso:Museo Fossili, incrocio monte Spilecco, contrà Venchi, monte Pergo, Moto dei Baldi, Rocolo, monte Castellaro, contrada Feo, Giassara, buso Laite, sorgente Alpone, Bolca
Partendo dal Museo dei Fossili ci si dirige verso ovest, passando vicino al Monte Spilecco, famoso per i ritrovamenti di denti di squalo; raggiunta la contrada Venchi si sale sul Monte Pergo, fino alla grande croce di marmo e sul “moto dei Baldi”per ammirare splendidi panorami sulle vecchie contrade e sulle vallate dell’Alpone e del Chiampo; si scende alla croce del Monte Castellaro e successivamente alla tipica contrada “Feo” che conserva una rarissima tavoletta in marmo del 1573, di carattere profano, che identifica la “Casa del Sarto”; attraverso i boschi si raggiungono la vecchia “giassàra” e le sorgenti dell’Alpone, nelle vicinanze di Bolca e si rientra al Museo.
Difficoltà: Turistico (CAI=T)
Tempi: ore 4:00 – soste escluse
Dislivello: 350 metri
Quota max: m. 803 – Museo
Quota min: m. 620 – Valecco
Percorso: Museo Fossili, contrà Loschi, contrà Brusaferri, grotta delle Palme, Castegnare, Pessara, contrà Valecco
Partendo dal Museo dei Fossili si percorrono prati e boschi verso est per arrivare alle contrade Loschi e Brusaferri. Una variante consente di visitare la “grotta delle palme”, visibili solo con una particolare illuminazione. La strada prosegue fino alla località Castegnare, dove si trovano un bar e il parcheggio degli automezzi, poiché da quel punto tutti devono proseguire a piedi per raggiungere la “Pessàra”, il luogo di escavazione dei fossili. Nel caso di chiusura della “Pessàra” è prevista una variante nella Valle Cherpa per raggiungere la contrada Valecco e salire quindi al “termene”, dove si trova “la crose del galo”. L’ultimo breve tratto, asfaltato, porta a Bolca e al Museo.
Difficoltà: escursionistico (CAI=E)
Lunghezza: 11 km
Tempi: ore 4:30 – soste escluse
Dislivello: 400 metri
Quota max: m. 850 – incrocio Spilecco
Quota min: m. 600 – fondo valletta dopo la contrada Laisi
Percorso: Museo Fossili, contrade Loschi, Rigoni, Laisi, Riva, Covale, Gaiotte, Ghieve, Rama, borgo Cracchi, lago dei Cracchi, buso dele Angoane (o Anguane), Preari, Capitello dello Spilecco
Partendo dal Museo dei Fossili si visitano le vecchie contrade poste a nord di Bolca: Loschi, Rigoni, Laisi (da vedere una bella colonnetta), Riva (con altra colonnetta), Covale (da vedere una croce e l’affresco su una casa), Gaiotte, Ghieve (splendido panorama su Durlo e piccole Dolomiti), Rama (con un’antica colonnetta) e Cracchi(antica e famosa contrada con un Oratorio del 1700 costruito dagli abitanti e dedicato a S. Giovanni Nepomuceno). Una variante porta al “lago dei Cracchi” e un’altra al “buso dele angoane”, luoghi affascinanti e ricchi di leggende. Si prosegue fino ai Preari (con capitello e colonnetta) e si arriva alla zona dello Spilecco, con il capitello più conosciuto di Bolca e si prosegue per il Museo. Il sentiero è molto interessante e panoramico, specialmente nelle contrade più a nord. Tuttavia è piuttosto discontinuo: splendidi tratti si alternano a zone poco entusiasmanti, come la risalita a Bolca da Cracchi lungo la strada asfaltata (2 Km.)
Difficoltà: escursionistico (CAI=E)
Tempi: ore 5:00 – soste escluse
Dislivello: 600 metri
Quota max: m. 945 – monte Pergo
Quota min: m. 479 – Stanghellini
Percorso: Vestenavecchia, Sant’Antonio Abate, Croce del Castellaro, Moto dei Baldi, monte Pergo, Venchi, Bolca, Camponogara, Rugolotti, Cerati, Stanghellini, Vestenavecchia
Partendo dalla Chiesetta di S. Antonio Abate di Vestenavecchia si possono incontrare lungo il percorso 3 delle 4 croci erette, alla fine del 1800, da Celestino Baldo, un povero pastore di Vestenavecchia vissuto dal 1828 al 1900. La prima croce (1894) si trova nella piazza vicino alla Chiesa Parrocchiale; salendo attraverso boschi e contrade si giunge alla località Castellaro dove è stata recentemente restaurata la terza croce (1899), che era stata abbattuta da un fulmine. Si sale sul “moto dei Baldi”, luogo ideale per ammirare splendidi panorami, e poi sul Monte Pergo, ove svetta la seconda croce (1898). La quarta croce (1900) si trova sul Monte Quarto a S. Bortolo delle Montagne. Dal Pergo si scende a Bolca, attraverso lo Spilecco (ritrovamento dei denti di squalo) e si procede verso sud lungo le contrade Fenile, Camponogara (da vedere un capitello votivo), Rugolotti (luogo di coltivazione dei frutti di bosco), Cerati (con una bella croce in località Borgoletto), Stanghellini (con la cascata dell’Alpone) e ritorno a Vestenavecchia, ai piedi del colle della Fratta dove si erge dal XII secolo l’antica Pieve di S. Antonio Abate.